Descrizione
Comune di collina, di origine antica, la cui economia è caratterizzata dalle attività agricole, zootecniche, industriali e turistiche. I padenghini presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, contiguo al centro Moniga del Garda del comune omonimo, nelle località di Monte Alto, Pratello, Ronchi, Santa Giulia, Villaggio d'Annunzio, Villaggio Dante Alighieri e in numerose case sparse. Il comune sta attraversando una fase di forte espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche modeste che vanno da una quota minima di 65 metri ad una massima di 286 metri. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale è di tipo collinare: sorge, infatti, sulle colline da cui si gode la vista del lago di Garda.
Storia
In località Sant'Emiliano, nel territorio comunale, sono stati rinvenuti resti di un imponente edificio romano. Altri ritrovamenti sono dati dalla parte inferiore di una statua di stile romano e da una coppa di metallo di stile corinzio del periodo augusteo. Nei pressi dell'oratorio della Torricella sono state ritrovate tracce di un altro edificio romano con mosaici, monete di bronzo e una d'oro dell'imperatore Giuliano; tutto questo fa supporre che la località, allora detta Padi Incolae, fu meta di villeggiatura per le famiglie romane che vi costruirono ville e templi votivi nel III e IV secolo. Nel periodo romano fu il terzo porto mercantile dopo Peschiera e Riva e sotto la repubblica di Venezia fu ingrandita e vi fu inclusa la dogana del sale che operò fino al crollo della Serenissima. Il paese originariamente sorgeva in riva al lago ma in seguito, a causa delle invasioni barbariche, gli abitanti dovettero ritirarsi verso le colline. Nel Medioevo fece da rifugio a fuoriusciti, implicati nelle guerre fratricide: alcune famiglie erano chiamate, appunto, ghibelline. Con la Serenissima fece parte della quadra di campagna, ma in passato era stata pieve pur seguendo le vicende dei centri rivieraschi di Brescia. L'architettura più importante è data: dal castello, che è considerato il più antico della Valtènesi, il cui corpo di nord-est risale all'XI secolo; dalla chiesetta di Sant'Emiliano, del XII secolo; dalla chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria e risalente alla fine del XVII secolo.
Economia
Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive prodotti agricoli (cereali, frumento, vite, foraggi, olivi, frutteti, prodotti dell'orto), di un buon allevamento di avicoli e del lavoro offerto dalla piccola industria operante nel comparto edile. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei padenghini consentono la presenza del servizio bancario. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità. Meno sviluppato è il terziario perché privo di servizi avanzati quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici si registra la presenza di una casa di riposo ma mancano le altre strutture sociali di particolare rilievo, come gli asilo nido e gli orfanotrofi; le strutture destinate all'arricchimento culturale sono costituite solo da biblioteche: mancano musei o simili; si segnala la presenza di una televisione privata; non si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. Nelle scuole locali si possono frequentare solo le classi dell'obbligo e ciò costringe i più giovani all'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. Si segnala la presenza della farmacia ma per quanto riguarda gli altri servizi sanitari la popolazione è costretta a spostarsi nei centri vicini.
Relazioni
La località è inserita in circuiti turistici: infatti sfrutta le attrattive date dalla presenza del lago di Garda e della vicinanza dei centri rivieraschi; vive rapporti particolarmente intensi con i centri del territorio circostante, per offrire lavoro, essendo anche inserita in circuiti commerciali, e per avere prestazioni che contribuiscono al soddisfacimento di bisogni individuali o collettivi, come l'istruzione secondaria di secondo grado, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. Complessivamente, è interessato da un movimento migratorio significativo (oltre il quindici per cento della popolazione), che compensa abbondantemente il saldo negativo del movimento naturale. La festa in onore del Patrono, Sant'Emiliano, si celebra il 22 dicembre.
Località
Lago di Garda, Pratello, Ronchi, Villaggio d'Annunzio, Villaggio Dante Alighieri
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Padenghe sul Garda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 4.458
- Lat 45° 30' 21,9'' 45.50585833
- Long 10° 30' 27,2'' 10.50750556
- CAP 25080
- Prefisso 030
- Codice ISTAT 017129
- Codice Catasto G213
- Altitudine slm 127 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2355 - Superficie 20.42 Km2
- Densità 218,32 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 04:49
- Tramonto 19:38
- Patrizia Avanzini
- Via I. Barbieri N.3
- 25080 (BS) Lombardia
- comune.padenghesulgarda@legalmail.it
- demografici.padenghesulgarda@legalmail.it
- comune.padenghesulgarda.bs.it
- 00855780177